Happy New Year

Questa foto mi piace, per i colori e soprattutto perché mi ricorda che dietro ad ogni tavola c'è un enorme lavoro, che mai dovrebbe essere sminuito e sempre apprezzato: il lavoro della mano umana ed il talento del cervello che la guida. Questo significa che...bisogna "rilassare il culo". Primo perché a tenerlo sempre stretto si vede e secondo perché supportare non significa "chiacchiere" ma mettere la mano al portafoglio. Non esiste un "quanto", secondo la vostra possibilità supportate lo shaper che vi dedica il suo tempo e la sua opera. Solo così le tavole avranno un soul e sapremo che l'arte di costruirle a mano sopravviverà alle compagnie maestre di profitto e di made in china.

Old School Dancer

Skating to sunshine

Lo skate è sempre stato nelle mie gambe sin dal 1978, con il surf la passione si è riaccesa ed ho ricominciato sia con la pratica che con la costruzione dei miei legni...pensavo di avere anche un certo stile fino a quando non sono incappato in questi ragazzi...PURE CLASS!

Dream Quiver

Cali Days (California on my mind part 3)

My Jacobs

Jacobs Wegener Model A 9-8, volan, 3/4" cedar stringer, fin patch, 3/4 deck patch, redwood nose and tail blocks, paulownia glass on fin. Shaper Jon Wegener for Jacobs...VERY CLASSIC.

Surfetiquette

Drop zone...argomento delicato. Lasciamo alle immagini, aiutate da emoticon improvvisate, il compito di descrivere il pensiero dei surfers in azione. L'ultima immagine descrive una evidente fase di cazzeggio, tutti hanno il sorriso (anche il Bro rimasto sul line-up) a conferma della decisione premeditata di dividersi un'onda.

...e finalmente è scaduta

Lo sai, ti stai svegliando all'alba, stai costringendo tua figlia avvolta nelle coperte a continuare il suo sonno in auto e tua moglie ad una routine non proprio comoda, ma lo sai, se farai tardi lei non ti aspetterà...e la perderai. Allora tutto il resto del giorno sarai nervoso, tutti affanculo, quello ti sta sul cazzo, non ho voglia di fare niente. Invece ti sei svegliato, hai caricato le tue tavole e stai guidando. Fino a quando non vedrai il mare "dall'altra parte", non avrai conferme...hai un bisogno morboso di vederlo, di sentire una brezzolina off shore e vederlo sbattere. Ci sei: ENJOY!

John Cherry and The Sacred Craft

Un invito a sorpresa ed uno stand AB-BA-GLIAN-TE! John Cherry ha esposto 16 tavole ed una varietà davvero difficile da vedere tutta insieme alla Sacred Craft 2008. Classic longboards, guns, fish, repliche in scala, pinne glass on, box ed incorniciate, legni per tutti i gusti. Greg Noll e dico il mitico Greg Noll non ha potuto trattenere un colorito commento quando mi ha visto passare con una delle tavole di John diretta verso un servizio fotografico per Surfer magazine, pochi minuti dopo era nel suo stand con un sorriso stampato sulla faccia. Come lui tutti gli altri, competamente STOKED! Apprezzare l'arte e la competenza che John mette nelle sue creazioni è stato un piacere oltre che una rara opportunità, in più mai e poi mai le Cherry boards sono costruite per essere appese ad un muro e per una intera settimana ho assaporato le gioie che queste tavole regalano sulle onde di Oceanside e dintorni.

Tra tutti, o fra i tanti, un 10 piedi Simmons replica, una tavola anni50, shapata dalla leggenda vivente Terry Martin che John usa, malgrado il valore, come il suo "everyday rider". Ho aspettato con impazienza la fine della fiera, ho aspettato il mio turno e John, ormai Bro di sangue non si è fatto pregare. Gli americani dicono INSANE!...se dovessi descrivere come va questo immenso legno con due minuscole pinnette, un tail di 40 cm ed un profondo concave che parte da 1/3 tavola e corre giù fino al tail, direi solo una parola: esilarante...un passo indietro nel tempo in un perfect, glassy California day.

Sacred Craft 2008

Sacred Craft, un evento che sta esplodendo tra gli show dedicati al surf. Questo perché tutta l'enfasi è focalizzata sull'arte di costruire le tavole da surf....

IN THE BEGINNING...

... it was all about the surfboard. The only thing that mattered. From ancient Polynesia to the ASP World Championship Tour; from Waikiki to Maverick's; from The Endless Summer to Surfline; as the eras passed what we've worn or said or listened to or traveled to or read or watched are just sidebars on surfing's timeline. Because the history of our sport is the history of the surfboard. Nothing has defined the surfing experience more than that on which we ride the waves. Nothing defines the surfer more than his (or her) surfboard. So much more than a tool, the surfboard has become a philosophical icon, a sacred craft, a culturally pervasive symbol of freedom, adventure and enduring youth.

Niente moda quindi, niente grandi aziende made in China (avete mai dato un'occhiata alle targhette dei vostri board shorts? alle mute? alle infradito?)....a parte pochi intrusi. IL LINE UP è di quelli mostruosi (guardare per credere http://www.sacredcraftexpo.com/), ci saranno tutti i grandi nomi, uno shape off in onore di Bill Caster, surf movies e 10000 km di distanza!

Surfindian

L'arte di San Cody sugli shapes di Steven Mast, sabato 11 Ottobre dalle 7.00 alle 10.30. In proiezione il nuovo surf movie di Chris Malloy.

Hawaii (part one)

Surfindian Surf Boutique

Nel cuore di Pacific Beach, Chris Rule il proprietario, Skip Frye lo shaper, Andy Davis l'artista. 4658 Mission Blvd.

Takayama Shop - Icons of Surf

Tante e belle..ma per ora è il Cherry Quad la preferita.

Surf Legends #2

Mission Beach. Bing Coopeland è in città per autografare il suo nuovo libro "Bing Surfboards" celebrazione dei 50 anni del marchio...ed io mi fiondo! Quale occasione migliore per scambiare due chiacchiere con una Surf Legend? Pochi minuti ed abbiamo un amico in comune, è a pagina 147 ed il libro è proprio per lui ;-)

Cali on my mind...(part two)

Cioccolatini e caramelle!

Averne discusso con lo shaper tutto l'inverno, seguito la costruzione, scelto la grafica sono tutti momenti importanti...ma mai come quello in cui metti le mani sulla tua nuova tavola, accarezzi l'outline, la soppesi, te la porti sotto il braccio e ti si accendono tutte le lampadine. Lo shaper se ne accorge. Poi, improvvisamente, hai una gran fretta...questi giocattoli vanno messi sotto i piedi!