Legni esotici

Noce peruviano e mogano africano per l'intarsio sul longherone...l'intarsio sul longherone??? Il tail block invece è in legno di sequoia californiana, tiglio americano e noce peruviano.

Aspetto la pinna prima di farmi venire un infarto. Beh, tutto è già deciso ma quando si ha un riferimento visivo è un'altra storia.

Quando l'onda non c'è

E quando l'onda non c'è? Cercarsi un'alternativa è cosa primaria anche se, per un longboarder, non è così facile ricreare il feeling della sua tavola. L'idea di una replica Hamboard ha cominciato a "tarlarmi" il cervello proprio dopo aver avuto l'occasione di tenere sotto i piedi una demo. Gli Hamboard Brothers, capitanati dal papà, ad Huntington Beach hanno fatto un lavoro incredibile, senza dubbio lo skate che più si avvicina ad una surfata in acqua. La combinazione di lunghezza (6 piedi il mio), diametro delle ruote (97 mm), spessori e trucks è perfetta, si bascula da paura e si riesce a chiudere un cerchio di 3 metri di diametro. Il feeling è smoooth, niente di meglio per cross stepping e hang 5 in stile classic ma si può anche provare a grabbare la tavola e tirare una derapata, la reazione lascia a bocca aperta!

Fish Brotherhood, California

Dall'altra parte dell'Oceano

...nelle sapienti mani di uno degli ultimi maestri della tradizione, si muove della balsa e del legno di sequoia. Si lascia tagliare, piegare, incollare ed infine accarezzare da quei vecchi attrezzi, gli stessi che dagli anni 60 ci regalano magia....stay tuned!

E gli amici?

Tutti presenti (peccato per chi non è stato immortalato, la prossima volta andrà meglio), pronti a godere della temperatura finalmente accettabile dopo aver condiviso un gelido inverno.

Good Day?....Charge it!

Beh, si inganna il tempo costruendo una tavola, guardando un video o sopra uno skateboard, ma quando la swell arriva si va alla carica...altrimenti che surfista sei? Questa Tavola me l'ha shapata Chris Darby, 9.1x22 3/4x2 3/4 Gordon and Smith modello Liberator. Ricordo bene quando, accortosi della mia poca esperienza, si è trattenuto a lungo con me cercando di capire il mio mare. Adesso, passati due anni , sono grato a Chris per il tempo che mi ha dedicato ed alla sua esperienza di shaper che gli ha permesso di affidarmi una tavola che non teme di andare di parecchio overhead, di planare con niente e non soffrire troppo il mare attivo.

Un po' si studia ed un po' si mette in opera...

Ma nel frattempo si surfa? Certo che sì...tra poco le foto.